Saber 100 asta 7,5mm

 

 

La sostanziale differenza tra il nuovo modello di arbalète e quello storico è nella struttura del fusto e nella massa delle aste che può lanciare: sarà disponibile in diversi armamenti, da quello classico con asta da 7 mm di diametro a quello con asta da 7.25/7.5 mm di diametro. Userà come propulsore due elastici da 17.5 mm di diametro della Primeline. La disponibilità dei modelli bilanciati con le diverse aste si dovrà richiedere al responsabile commerciale.

Le ragioni <tecniche> di questa evoluzione si riassumono: nel miglior brandeggio a parità di prestazioni rispetto ai vecchi modelli più lunghi, e nelle migliori prestazioni balistiche (maggiore energia dell’asta a parità di distanza percorsa e una maggiore gittata utile).  In pratica l’asta colpisce il pesce con più energia di penetrazione e raggiunge, con una balistica corretta, una maggiore distanza dalla punta del fucile, è consigliabile, infatti, nel Saber 100/7.5 impiegare tre <passate> di nylon per collegare il terminale della sagola all’asta.

I tentativi di modificare questo primo modello di Saber risalgono a tre anni fa, quando avevo provato a montare l’asta da 7.5 mm di diametro sul fusto del Saber 100, ottenendo risultati balistici scadenti: tiro basso a 4.5 m e stessa velocità d’impatto sul bersaglio dell’arbalète armato con l’asta da 7 mm, (pur avendo  incrementato l’allungamento percentuale degli elastici). Sui segmenti di arbalètes più lunghi (come il Saber 110 e il Mega Saber), infatti, l’asta da 7.5 mm aveva dimostrato un miglior  comportamento rispetto all’asta da 7 mm:  più rigida, flette meno e disperde meno energia.   Per questa ragione ho cercato, ripetutamente  un armamento del segmento di punta della gamma Saber con l’asta di diametro maggiore, fino a comprendere, dopo diverse prove sperimentali, che la massa dell’asta e quella del fusto dell’arbalète sono variabili strettamente connesse:

Non si può aumentare il diametro dell’asta senza ingrandire le dimensioni del fusto!

Il Saber 100/7.5, sia nelle prove in vasca, sia in quelle in mare durante le battute di pesca, ha dimostrato un evidente incremento della velocità e della gittata dell’asta, senza peggiorare il brandeggio del fucile. L’asta più <pesante> è equilibrata dalla maggior spinta di galleggiamento del fusto e la gestione del fucile non è per nulla <appesantita>, anzi, la sensazione per chi lo impugna è di una maggiore stabilità dell’attrezzo, sia nel tiro , sia nello spostamento laterale.

            Il lancio di una maggiore massa dell’asta, mi ha obbligato ad aumentare la potenza installata sul fucile. Questo si può ottenere o incrementando l’allungamento percentuale dei due elastici circolari, o montando uno degli accessori per il potenziamento del tiro, recentemente inventati: Potenziatore, Archetto Propulsore. Si possono adottare perciò due elastici circolari classici da allungare al 320% (armamento con il quale sarà venduto il Saber 100/7.5), oppure impiegare il Potenziatore 2 dove all’elastico motore, prima dello snodo dei caricatori si aggiunge una molla per parte (come si vede in una delle foto di presentazione). Quest’armamento senza l’aggiunta del secondo circolare, ora, è quello adottato nel mio Saber 100/7.5 personale.

 

Confronto diagrammi della velocità dell’asta in funzione dell’avanzamento della punta.

Nel grafico riportato sotto ho messo a confronto il modello tradizionale armato con asta da 7 mm di diametro e il nuovo modello armato con asta da 7.5 mm di diametro. Le prove nella mia vasca (lunga 6 metri) non consentono rilievi oltre i 4.5 m dalla punta del fucile

 

Com’è accaduto alcuni anni fa con i modelli Jedi: nel passaggio dall’armamento con l’asta da 6.5 mm a quello da 7 mm di diametro, ho constatato che a fine gittata l’asta da 7.5 supera in valore la velocità dell’asta di diametro inferiore.

I principali vantaggi del nuovo modello sono:

  • Le prestazioni anche del modello armato con asta da 7 mm sono superiori a quelle del modello primitivo per la maggiore massa inerziale del fusto che consente più alte potenze installate sul fucile.
  • La stabilità del fucile sotto l’effetto del rinculo è sensibilmente migliorata.
  • La gittata utile raggiunge i 5.5 m nella versione asta da 7 , per raggiungere i 6 metri nella versione asta da 7.5.

 

Com’è possibile che con lo stesso armamento (asta da 7 mm ) il nuovo modello <100/7.5> fornisca delle prestazioni superiori?

Prendiamo in considerazione le due variabili: la velocità dell’asta Va  e la velocità di rinculo del fusto V f .

E’ plausibile ritenere che un fucile abbia prestazioni superiori quando il fusto rincula a velocità V f più basse e l’asta viaggia a velocità Va maggiori. Nell’ipotesi di fucile non impugnato, in un teorico sistema conservativo, che in prima approssimazione si può ipotizzare in quest’analisi, si conserva la quantità di moto delle parti in movimento del fucile nell’attimo del tiro, quindi, la massa dell’asta (M a) moltiplicata per la sua velocità (Va), in ogni istante della <spinta> dell’archetto, deve uguagliare la massa del fucile (M f) senza l’asta moltiplicata per la velocità di rinculo (V f) del fucile

M a x Va = M f x V f

Ragioniamo su questa equazione matematica:

Prima ipotesi: la velocità dell’asta nei due modelli resta la stessa.

 Nell’ipotetico confronto, la massa dell’asta M a è sempre la stessa (asta lunga 130 cm da 7 mm di diametro, 380 gr), se anche la potenza di lancio è la stessa (stessi elastici) e ipotizziamo che l’asta raggiunga la stessa velocità del vecchio modello Saber 100, il prodotto M a x Va resta invariato e se abbiamo aumentato la massa del fucile M f , per mantenere l’uguaglianza tra i due prodotti dell’equazione, si dovrà, necessariamente, ridurre la velocità di rinculo. Un fucile con minor rinculo è più stabile e preciso.

Seconda ipotesi: la velocità di rinculo del fucile resta uguale.

Se ora ipotizziamo che la velocità di rinculo rimanga sempre la stessa nei due modelli, avendo aumentato la massa del fucile M f aumenterà anche il prodotto (M f x V f )e inevitabilmente aumenterà anche l’altro prodotto (M a x Va)  dove la massa dell’asta è sempre la stessa, quindi aumenterà la velocità dell’asta!

In pratica, le due ipotesi si realizzano entrambe: avverrà che aumenterà un po’ la velocità dell’asta e nello stesso tempo migliorerà la stabilità del fucile riducendosi il rinculo.

Nel progetto di un arbalète che lancia aste di diametro maggiore, è ovvio che non sia sufficiente aumentare solo la massa del fucile, è necessario aumentare la potenza di lancio per non avere un tiro fiacco (com’era avvenuto nelle prove dello Jedi 106 quando, con lo stesso elastico, avevo montato l’asta da 7 mm al posto di quella da 6.5 mm, dopo quella verifica, per un modello con l’asta da 7 ero stato obbligato ad incrementare la potenza di lancio e  passare, quindi, all’arbalète a doppio elastico: nasceva il Super Jedi).

Vorrei che fosse chiaro il concetto che: negli arbalètes, le variabili sono, interconnesse! Se si <modifica> una di queste variabili, inevitabilmente cambia il valore delle altre: ad esempio, se si aumenta la potenza installata e non si aumenta la massa del fusto, il fucile rinculerà molto (alta V f) diventando instabile e perdendo la sua precisione.

In conclusione, per ottenere buone prestazioni, nel nuovo modello armato con aste di diametro superiore, è necessario aumentare la potenza installata per il lancio. In parte, è consentito dal miglioramento degli elastomeri che ora, a parità di diametro esterno, avendo ridotto il foro interno del tubo ( da 3 mm a 1 mm di diametro per il 17.5 di diametro esterno), a parità di resistenze idrodinamiche dell’elastomero durante la contrazione direttamente proporzionali alla <sezione> dell’elastomero, offrono una maggior massa elastica che <lavora>, quindi una maggior energia cinetica espressa durante la contrazione. Anche con l’armamento classico di due elastici circolari si raggiunge un buon risultato in termini di velocità dell’asta, ma chi volesse prestazioni nettamente superiori può impiegare i sistemi di potenziamento che ho inventato di recente: in una delle foto di presentazione, infatti, appare il <POTENZIATORE 2> col quale ho armato il mio Saber 100/7.5 (preciso che solo con quest’armamento, lancio l’asta da 7.5 a sei metri dalla punta del fucile ed ho armato il fucile con tre passate di nylon sull’asta essendo aumentata la gittata utile dell’asta).

L’evoluzione dei Saber, tuttavia, crea un problema:

le prestazioni dei segmenti inferiori dei nuovi Saber/7.5 tendono a sovrapporsi a quelle dei segmenti tradizionali più lunghi.

La maggiore compattezza dei nuovi modelli però va a vantaggio della facilità nel brandeggio a parità di prestazioni balistiche. Questa considerazione si può ascrivere in parte all’esperienza che ho fatto di recente in oceano dove la potenza dell’onda e le forti correnti rendono difficile brandeggiare il fucile che deve essere più <compatto> degli arbalètes mediterranei.

Mentre sono chiare le ragioni tecniche dell’armamento con asta da 7.5 mm, come evoluzione in termini di prestazioni del modello con asta da 7 mm, l’armamento e il bilanciamento con aste di diametro intermedio come quella da 7.25 mm di diametro, può sembrare un’inutile diversificazione, in verità, anche in una prospettiva teorica la leggerissima variazione in massa dell’asta non giustifica prestazioni molto diverse tra un armamento e l’altro.

Massa delle varie aste:

Asta da 7         380 gr

Asta da 7.25   407 gr

Asta da 7.5     435 gr

Nella scienza della balistica subacquea, per quanto si possano fare delle considerazioni teoriche, c’è sempre qualche variabile secondaria di cui non si riesce a tener conto che nelle prove pratiche evidenzia alcune differenze nel comportamento dell’asta. Una di queste potrebbe essere la rigidità dell’asta che flettendo di meno nel tragitto subacqueo riduce le resistenze fluidodinamiche. La rigidità dell’asta non varia linearmente con il suo diametro e potrebbe essere il fattore che ha reso il comportamento dell’asta di diametro 7.25 così soddisfacente alle mie prove pratiche in mare. Il miglioramento nel comportamento balistico, rispetto all’asta da 7 mm ormai ampiamente collaudata, per me è ancora inspiegabile, tuttavia, la differenza è percepibile: il <tiro pulito> la maggiore efficacia nella penetrazione nelle carni del pesce sono evidenti! Purtroppo questo tipo di <sensazioni> sono sempre soggettive e legate alle caratteristiche antropometriche del pescatore: posso solo dire che nel mio caso ho trovato un miglioramento nelle prestazioni complessive del nuovo modello armato con l’asta da 7.25 mm rispetto al vecchio modello armato con asta da 7 mm.

In termini venatori pratici quali sono i campi d’impiego di questa nuova linea?

Per il modello armato con l’asta da 7.5, la maggiore energia di penetrazione nella carne del pesce, e la maggiore gittata, entrambe rendono il Saber 100/7.5 il segmento ideale per l’aspetto su pesci di mole che restano sempre un po’ troppo distanti dal pescatore (quasi conoscessero la gittata normale degli arbalètes), mi riferisco ai dentici e alle orate che s’incontrano in profondità e spesso non lasciano il tempo per realizzare brandeggio e puntamento. Queste prede di solito s’insidiavano con segmenti più lunghi per garantire una maggior gittata all’asta e un’adeguata energia di penetrazione nella carne del pesce.

Per il modello armato con asta da 7 o 7.25 mm il campo d’impiego resta quello tradizionale di questo segmento: la maggior massa del fucile consente una miglior stabilità del tiro, il centro di massa del fusto è stato ulteriormente arretrato verso l’impugnatura per facilitare il brandeggio.

Di serie, il modello Saber 100/7.5 offre con tutti gli armamenti, il meccanismo di sgancio a rullino.

Il prezzo del nuovo modello resterà invariato rispetto al Saber 100 tradizionale con addizionale per meccanismo a rullino, al quale, nel giorno della sua <pensione> va il mio grande riconoscimento.