La mia esperienza come produttore di fucili per il tiro a segno subacqueo è durata molto poco per i regolamenti e le decisioni prese nel 2011 dai responsabili di questa specialità della nostra federazione. E’ passato qualche anno da allora, il mio impegno progettuale e lo studio su questo tipo di arbaléte mi ha fatto progredire anche nei progetti dei fucili esclusivamente per la pesca, quindi a prescindere dagli eventi, ringrazio chi mi ha invogliato a studiare questo prodotto. Abbandonate le velleità di progettista di arbalétes per il tiro subacqueo (dove la potenza di lancio non è un pregio, anzi…) ho pensato di allargare la gamma degli <shot> proponendo un fucile ad elastici di grande precisione su un segmento più versatile e maneggevole.
In cosa si differenzia l’attrezzo per il tiro a segno libero da quello per la pesca?
Possiamo attingere un suggerimento dalle armi da sparo: la massa inerziale dell’arma per il tiro a segno è significativamente maggiore di quella delle armi di ordinanza impiegate dalle forze di polizia e dalle forze armate. La maggiore massa rende l’arma più stabile per un tiro piazzato, quindi più precisa, ma meno maneggevole per l’uso delle azioni contro la criminalità, o contro l’eventuale nemico in guerra.
Mi sento di estendere queste considerazioni anche ai fucili subacquei. Il progetto dello shot infatti è partito con un incremento sensibile della massa inerziale del fusto. La scelta del diametro dell’asta purtroppo ha risentito del regolamento federale che per le gare di tiro a segno subacqueo impone il diametro dell’asta da 6.5 mm . L’asta da 6.5 mm però non è il massimo del proietto rigido essendo eccessivamente snella e soggetta all’effetto <spine> (oscillazione armonica) fenomeno balistico che si innesca all’inizio del lancio e prosegue nei primi due metri di traiettoria dell’asta. L’effetto <spine> oltre a dissipare quota parte dell’energia cinetica dell’asta, pregiudica la precisione del tiro.
Nel recupero del modello <shot> per la pesca subacquea di precisione ho ritenuto opportuno perciò di dover armare lo shot 90 con l’asta da 7 mm di diametro, più rigida della corrispondente asta da 6.5 mm.
Una delle novità dello Shot 90 è l’armamento di serie col Potenziatore, sistema di propulsione a base di elastomeri di diversi diametri già presentata su questo sito ed oramai impiegata con successo dai miei clienti sui modelli Saber o Jedi a doppio elastico (o singolarmente al posto del doppio circolare, o abbinato ad un secondo circolare per potenziare il tiro dell’arbaléte).
Non è un caso che all’aumento della massa dell’asta corrisponda l’armamento con un <propulsore elastico> più potente, che in verità da quando è stato inventato si è dimostrato molto efficace anche nel modulo <100>.
Il campo d’impiego di questo nuovo modello è la pesca nel basso fondo.
Mentre il segmento <100> si distingueva nella pesca all’aspetto su pesci di piccola e media taglia in fondali più profondi (ricordo che il limite di questo fucile, verificato nel mio lungo collaudo, era stato la cattura di una cernia di 5 kg a 3-4 metri di distanza, mentre una di 8 chili non era stata trapassata) , lo shot 90 è stato progettato per la pesca all’aspetto in fondali meno impegnativi impiegando la tecnica di pesca più semplice che un po’ tutti i pescatori sanno praticare con successo.
Ho voluto proporre ai miei clienti un arbaléte sul segmento più versatile e di pratico impiego, direi <l’arbaléte per cominciare>. Chi inizia, o riprende a praticare la pesca subacquea ha bisogno di un fucile semplice e affidabile, senza complicazioni, dalla potenza di tiro non eccessiva e dal rinculo modesto, che sia facile da
caricare e da gestire in mare. Ho già messo in evidenza l’agevolazione nel caricamento del Potenziatore che fraziona questa fase nell’allungamento successivo dei due <caricatori> (spezzoni di elastico da 16 mm di diametro) su pinnette adiacenti dell’asta.
La gittata efficace del Saber shot 90 è tre metri e mezzo mentre quella utile raggiunge i quattro metri e mezzo.
la gittata efficace è quella alla quale l’asta conserva ancora buona parte dell'energia iniziale al momento dell'impatto sul bersaglio, mentre la gittata utile è quella alla quale può essere ancora raggiunta una buona precisione di tiro e consente solo la cattura di pesci di piccola taglia.
Novità:
Il fusto di questo modello è realizzato in lamellare di acacia russa.
Ho voluto introdurre il cosiddetto multistrato per avere una costanza nel peso specifico del semilavorato dal quale ricavare il fusto del Saber shot. Nella scelta del multistrato di questa particola specie lignea mi avvicino molto al peso ideale che deve avere il fusto per tenere in assetto neutro il fucile.
Non ho mai scritto su questo argomento che è stato fin dall’inizio della mia esperienza di produttore di arbalétes dal fusto in legno un problema costante:
Il fusto dell’albero dal quale viene ricavato il semilavorato per il nostro modello di fucile ha una forte variazione dei pesi specifici a partire dall’interno (durame) fino a giungere all’esterno (alburno). La parte più vecchia del fusto ha un peso specifico più alto della parte esterna che è più giovane e meno densa. I fusti dei miei arbalétes vengono ricavati da tavole di un certo spessore che a seconda del <piano di taglio> dell’albero, purtroppo, presentano variazioni sensibili di peso specifico, ciò comporta che i fusti ricavati anche dalla stessa tavola abbiano un peso finale assai differente con conseguenti problemi di bilanciamento del fucile ultimato. Se il piano di taglio longitudinale della pianta, ad esempio, è radiale, cioè la tavola dalla quale ricavare il massello per il fusto del fucile è stata tagliata nel senso radiale del cilindro cui si può assimilare l’albero, tra un estremo e l’altro della tavola c’è una forte differenza di densità delle fibre lignee, mentre se il taglio dell’albero è stato per tavole parallele la differenza è minore, ma chi la produce questi semilavorati ha un maggiore sfrido nell’utilizzo del tronco. In conclusione è più facile trovare sul mercato tavole ottenute da un programma di taglio radiale della pianta (con tutti i problemi che conseguono per me).
Per uscire da questa problematica e non dover scartare alcuni prodotti perché non idonei per un peso specifico troppo alto, o dover bilanciare con molto piombo i fusti più leggeri, ho voluto fare l’esperienza del lamellare, quindi non per la scelta tecnica di una maggiore resistenza alle sollecitazioni, ma per risolvere un problema pratico di selezionare fusti per arbalétes dal peso specifico costante.
Tengo a precisare che i fusti dei miei arbalétes Saber, per come sono stati progettati, sono soggetti alla sollecitazione di compressione, non a carico di punta, ne tanto meno a sollecitazione di flessione, quindi il legno massello va più che bene e strutture lamellari sono ridondanti nei termini della resistenza strutturale.
Questa è ovviamente la mia opinione, anche se è diffusa la credenza che i fusti in lamellare siano indeformabili. Tutti i pezzi di legno, massello o multistrato che siano, possono <viziare> (storcersi, imbananarsi, sellarsi ecc.) anche se i listelli sono incollati con tecniche particolari: le specie legnose sono materia viva che impiega molto tempo per assestarsi, il segreto degli utilizzatori finali è nell’impiegare essenze stagionate naturalmente. Se questo non accade anche il pezzo di legno incollato in strati si deforma o si fessura lungo le fibre adiacenti all’incollaggio (esperienza che purtroppo ho fatto nel passato in una produzione pilota).
Il potenziatore dello shot 90:
Le dimensioni del potenziatore studiato per questo modello sono:
motore : 15 cm elastico da 19 mm di diametro
caricatori : 18 e 20 cm elastico da 16 mm di diametro
ll Saber shot 90 è armato con un’asta da 7 mm di diametro (ma su richiesta può essere bilanciato per l’asta da 6.5 mm) lunga 120 cm
E’ dotato del nostro mulinello di serie con bobina da 80 cm
L’elastico è montato su una sola puleggia ad asse verticale per un perfetto bilanciamento della trazione della parte sinistra e destra dell’elastico